MEMORIE STORICHE DEL BIVACCO K2 E UTILIZZO
Posto sulle Apuane Settentrionali all'interno del Parco delle Alpi Apuane, in Val Serenaia località Orto di Donna, Comune di Minucciano ( Lucca) a Mt.1500 di quota, fu costruito nel 1968 dall'Associazione di Promozione Sociale " K2 Club" per iniziativa del suo Presidente l'emerito prof. Vico Perutelli, insegnante di lettere, appassionato frequentatore nonchè valente fotografo delle Alpi Apuane, già presidente della Sezione Cai di Carrara negli anni 1950/1951.
Il bivacco sorge alle pendici del Monte Contrario (1746 m.) in un avvallamento ricoperto di bellissimi faggi, nelle vicinanze del Passo delle Pecore(1575 m.) punto di arrivo della " ferrata del Contrario" che collega la Valle degli Alberghi con la Val Serenaia. E' ottima base di partenza per salite su ghiaccio e su roccia, ai Monti Pisanino, Grondilice, Cavallo e Tambura.
Nell'ottobre del 1988, l'Associazione K2 Club lo donò al Cai di Carrara in occasione della celebrazione del centesimo anniversario della sua fondazione, cui partecipò, fra gli altri, anche Ubaldo Rey (grande amico del Prof. Perutelli) uno degli alpinisti di punta della spedizione che nel 1954 conquistò il K2 ed in onore del quale fu intitolato il Bivacco.
E' dotato di 6 posti letto, in legno a castello + una branda, completi di coperte e cuscini, una stufa in ghisa molto efficiente, modesta attrezzatura da cucina, cassetta di pronto soccorso con barella. Manca l'acqua. Un tempo si utilizzava quella di una vicina sorgente; oggi la stessa è" intubata" in una condotta che alimenta una cisterna posta più in basso, destinata ad altri usi.
Il manufatto è stato costruito con l'utilizzo di lamiera di acciaio zincata prodotta dalla ex ditta Morfeo (Liguria). Il trasporto è stato effettuato con l'ausilio dei mezzi in dotazione ai cavatori, all'epoca presenti nella zona per l'attività di escavazione del marmo. La costruzione è stata poi "ancorata" con tiranti infissi nella roccia. Per la coibentazione interna sono stati usati pannelli di truciolato, fissati alle pareti con viti.
La struttura non necessita di particolari opere di manutenzione. Naturalmente ogni due tre anni occorre intervenire sulla superficie esterna, mediante pitturazione con vernici ad uso marino molto indicate per proteggerla dagli agenti atmosferici (basse temperature, neve, ghiaccio), mentre annualmente occorre intervenire sul tetto, togliere il fogliame che vi si deposita e quindi suturare con il silicone,quelle parti che presentano principi di infiltrazioni all'interno. Una ulteriore precauzione è l'utilizzo, nel periodo invernale, di pali di ferro per sostenere la struttura dal peso della neve che potrebbe depositarsi sul tetto. Negli ultimi anni questo pericolo è praticamente scomparso per la crescita della vegetazione che funge da protezione. Nonostante ciò è buona norma, nella stagione invernale, lasciare una pala appesa in alto (o albero o bivacco), per l'utilizzo in caso di necessità.
Resta aperto tutto l'anno, naturalmente, dopo l'uso è necessario chiuderlo con il chiavistello per impedire l'entrata di animali in cerca di cibo.
Visto l'episodio di trafugamento di pagine facenti parte del" libro dei frequentatori" si raccomanda un comportamento civile e rispettoso del Bivacco nel suo complesso, in quanto patrimonio di tutti.
L'ISPETTORE
Vittorio U. Caleo
LIBRO FREQUENTATORI BIVACCO K2
Risultano mancanti ( trafugamento?) le pagine dal 1988, anno di istituzione del libro, al 2008. Circa 20 (venti) anni di storia, testimoniata attraverso gli scritti lasciati dai vari frequentatori, e ora definitivamente persa.
Nota ancora più amara la constatazione che fra quegli scritti figurava anche la dedica rilasciata dal noto alpinista himalaiano Ubaldo Rey rilasciata nell'ottobre del 1988 in occasione della donazione del Bivacco alla Sezione CAI di Carrara da parte della Associazione K2 Club nella persona del suo Presidente Prof. V. Perutelli.
Alla luce di questi episodi si raccomanda ai frequentatori del Bivacco un comportamento civile e rispettoso nella considerazione che questi sono beni di tutti ed ognuno di noi può beneficiarne se tutti contribuiscono al loro mantenimento.
Grazie
L' ISPETTORE